Casa Oratorio - 3 giorni ADO
- Oratorio Caravaggio
- 6 mar
- Tempo di lettura: 3 min


Dal 27 febbraio al 1 marzo il nostro oratorio si è trasformato in una vera e propria casa. Tra zaini, sacchi a pelo e materassini gonfiabili c’erano nove adolescenti che hanno accolto la sfida lanciata da don Marco e dai loro educatori Samuele e Davide. Nella locandina dell’iniziativa c’era scritto: proviamo a far entrare la vita comunitaria nell’ordinarietà dei nostri impegni. Scuola, sport, appuntamenti; nulla si sottrae ma tutto si moltiplica vivendo questa esperienza insieme!

è stato proprio così: pur nella difficoltà ad adattarsi tutto si moltiplica se vissuto insieme.
Dopo aver sistemato le due camere (due aule del catechismo!) l’esperienza è iniziata con la S. Messa d’orario in cripta. La cena e i pranzi sono stati preparati dal prezioso Gianpaolo. La prima sera è iniziata con un incontro tenuto da don Marco dal titolo: Uno stile non improvvisato, partendo dal brano di Marco 6,7-13 ha offerto alla riflessione dei ragazzi delle linee guida per vivere appieno non solo la loro esperienza in questa tre giorni, ma il loro servizio alla comunità inseriti nel gruppo adolescenti.
La serata è proseguita con dei bei giochi di società: dalle carte “Uno” alle carte di “Exploding Kittens”, dal “Jenga” alle carte del Mimo. Dopo la preghiera di Compieta tutti a letto perché il giorno dopo si doveva andare a scuola.

Sveglia alle 6:30 e poi colazione al volo al bar dell’oratorio, preceduta da un breve momento di preghiera. Ognuno ha preso la sua strada, chi quella della scuola, chi quella dell’università. Dopo pranzo i ragazzi hanno vissuto il tempo dei compiti e del relax prima di partire per gli allenamenti e le varie commissioni che avevano da fare.

Dopo cena il gruppo ha vissuto un momento di incontro con il parroco don Lorenzo dove si è fatto raccontare dai ragazzi con che spirito avevano iniziato questa avventura e come la loro prima impressione si stava mutando man mano che l’esperienza prendeva piede.
Ma la serata non si è conclusa così, verso le 21:30 il gruppo si è diretto verso il forum di Assago per una bella partita a bowling
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Qualche riflessione a margine

È stata un’esperienza intensa e con l’esito incerto fino alla fine perché per quanto tu possa pensare a tutti i dettagli, aiutato dall’equipe, gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo. Samuele e Davide con molta elasticità si sono messi in gioco per poter essere di supporto per tutte le necessità dei ragazzi. Se dovessimo guardare ai numeri sembrerebbe un’esperienza che non abbia fatto breccia nella curiosità dei nostri adolescenti; su quarantanove contatti del gruppo whatsapp eravamo in tredici/quattordici. Questo dato mi dice che questa esperienza non è stata per tutti perché bisogna volersi mettere in gioco sul serio per provare a vivere con lo stile comunitario/fraterno. D'altronde la proposta di voler crescere in un gruppo d’oratorio è di per sé molto esigente, come ho ricordato ai ragazzi che hanno partecipato: l’oratorio non è solamente un erogatore di servizi, feste e viaggi. Quanto sei disposto a metterti in gioco, in discussione; cosa sei disposto a dare, del bello che ti abita, all’oratorio e alla comunità? Ecco, questi nove ragazzi hanno saputo donarmi quel “bello che li abita”, nonostante i loro caratteri e le loro piccole contraddizioni donate dalla giovane età. Abbiamo vissuto momenti di confronto significativi, momenti di vita quotidiana scontata ma mai banale come apparecchiare, sparecchiare, lavare i piatti e così via. Sicuramente sarà una proposta che verrà rilanciata di nuovo nella programmazione delle attività cercando di migliorare sempre e di offrire ai nostri adolescenti spazi di condivisione e confronti autentici nella semplicità e sull’esempio di Gesù buon pastore e compagno di viaggio.
dM.
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